Durante l’edizione 2022 di Innovabiomed sarà presentato un importante progetto finalizzato a realizzare un sistema che utilizza i droni per le emergenze, in caso ad esempio di trasporto defibrillatori e per trasportare farmaci e materiale biologico, come sangue o organi per trapianti. Il progetto vede coinvolte realtà private e pubbliche, come le Concessioni Autostradali Venete e l’Istituto Superiore di Sanità, una creazione straordinariamente innovativa di sanità digitale. Il progetto verrà presentato all’interno del convegno che si svolgerà mercoledì 25 maggio dal titolo “L’utilizzo dei droni in sanità – Il progetto Sky53 Esercitazione” che vedrà come relatori: Ugo Dibennardo – Amministratore Delegato Concessioni Autostradali Venete – Venezia; Sabato Fusco – Direttore Tecnico Concessioni Autostradali Venete; Francesco Gabbrielli – Direttore del Centro Nazionale per la Telemedicina e le Nuove Tecnologie Assistenziali dell’ISS; Roberto Calvi – Direttore Tecnico presso Calvi Tecnologie, Pilota Istruttore UAV, Esperto di applicazioni di Droni e per lo sviluppo di Brevetti e Progetti Elettromeccanici e Medici; Eyal Regev – CEO Gadfin Sistemi di trasporto mediante Droni – Israele.

“L’obiettivo e l’ambizione di questo progetto – spiega Francesco Gabbrielli – è quella di riuscire ad utilizzare una parte del nostro territorio come fosse un enorme laboratorio di test per riuscire a validare un sistema che usa i droni per trasportare farmaci e materiale biologico, come sangue o addirittura organi per trapianti. Il maggiore utilizzo di questo sistema avverrà, però, per raggiungere con adeguati farmaci o materiale di soccorso situazioni di particolare disagio delle persone o per situazioni di emergenza. Questo sistema ci consente di ridurre tantissimo il tempo che passa dal momento in cui viene trovata una persona, ad esempio, in stato di incoscienza e il momento in cui viene applicato il trattamento di cui la persone necessita. Il progetto sta muovendo i primi passi – prosegue Gabbrielli – si svolgerà lungo un’asse autostradale perché l’autostrada è un’arteria stradale particolarmente attrezzata, dotata di postazioni e punti studiati appositamente per il decollo dei droni che ci consentono di avere spazi adeguati di manovra. Il punto fondamentale, che a noi interessa, è organizzare il servizio che sta intorno ai viaggi dei droni. Dovremo, quindi, capire come costruire una rete di servizi che utilizzi sostanzialmente i droni. I nostri partner tecnologici saranno presenti a Innovabiomed e assiteremo a una dimostrazione live con i droni all’interno dell’area esterna di Veronafiere. Sottolineo la collaborazione pubblico-privato di tipo innovativo che abbiamo sviluppato, una collaborazione di cui abbiamo tantissimo bisogno nel nostro settore di sanità digitale ma che l’Italia, per una serie di vincoli normativi creati nel tempo per limitare la possibilità di azioni illecite, stenta a realizzare. Questo progetto può sembrare un’innovazione tecnologica, ma in realtà è un’innovazione di processo che si approccia su tecnologie innovative”