E’ partito ufficialmente il 28 gennaio 2021 In Silico World, progetto coordinato dall’Università di Bologna e finanziato dal programma di ricerca e innovazione Horizon 2020 dell’Unione Europea; a dare il via ai lavori è stato il kick-off meeting online che ha coinvolto tutte le 14 istituzioni partner che costituiscono il consorzio internazionale.

L’obiettivo del progetto In Silico World è accelerare l’adozione delle tecnologie di modellazione e simulazione in silico per lo sviluppo e la qualificazione regolatoria di farmaci e dispositivi medici – spiega Marco Viceconti, Professore all’Alma Mater Studiorum Università di Bologna, direttore del Laboratorio di Tecnologia Medica dell’Istituto Ortopedico Rizzoli, nonché coordinatore del progetto – con un impatto a lungo termine sulla riduzione del costo e della durata dei processi di sviluppo e certificazione di nuovi prodotti medici, mantenendo o migliorando il livello di sicurezza per i pazienti fornito dagli approcci convenzionali”.

Il progetto promuoverà lo sviluppo di 11 soluzioni per simulazioni in silico, progettate per valutare la sicurezza e/o l’efficacia di dispositivi medici, farmaci e medicinali per terapie avanzate come i costrutti di ingegneria dei tessuti per la medicina rigenerativa. Le 11 soluzioni mirano a prodotti medici per il trattamento di osteoporosi, sclerosi multipla, stenosi coronarica, aneurismi cerebrali, carcinoma mammario, tubercolosi, e infezione da SARS-CoV-2 (COVID19).

L’Alma Mater Studiorum, in collaborazione con l’Istituto Ortopedico Rizzoli, ha presentato due delle 11 soluzioni: BoneStrength, una tecnologia per testare in silico nuovi trattamenti per ridurre il rischio di fratture ossee in pazienti affetti da osteoporosi, e ForceLoss, una soluzione per testare in silico nuovi trattamenti farmaceutici per rallentare la sarcopenia, cioè la perdita di massa muscolare che può causare gravi complicazioni, specie negli anziani.  Oltre al Prof Viceconti, che coordina il progetto, parteciperanno il Prof Gastone Castellani, esperto di applicazioni mediche di metodi di intelligenza artificiale, dell’Università di Bologna, e la Prof Maria Grazia Benedetti, primario della Medicina fisica e riabilitativa, e due primari ortopedici, il Prof Cesare Faldini e il Prof Francesco Traina, dell’Istituto Rizzoli.

 

Consorzio ISW

Il consorzio In Silico World vede la partecipazione di 17 entità legali di sei diversi stati membri europei (Italia, Belgio, Paesi Bassi, Germania, Polonia e Ungheria). Il consorzio comprende sette università (Alma Mater Studiorum – Università of Bologna; Universiteit van Amsterdam; Eindhoven University of Technology; Università degli Studi di Catania; Katholieke Universiteit Leuven; University of Liège; Budapest University of Technology and Economics), tre società (In Silico Trials Technologies SpA; Mimesis srl; RS Print NV), quattro ospedali di ricerca (Istituto Ortopedico Rizzoli Bologna; Ospedale Garibaldi, Catania; National Institute of Clinical Neurosciences Budapest; Erasmus Medical Center), un Centro di ricerca internazionale (Sano Foundation), un’organizzazione non governativa (VPH Institute) e un ente di standardizzazione (DIN, Deutsches Institut für Normung eV)

CALL SC1-DTH-06-2020

Il progetto è stato finanziato dall’Unione Europea nell’ambito del Bando H2020 SC1- DTH – 06-2020. L’argomento di questo bando è incentrato sull’accelerazione dell’adozione di simulazioni al computer per testare medicinali e dispositivi medici, a cui la UE ha dedicato un budget di 6-8 milioni di euro per la proposta.

 

(Foto: pixabay.com)