Quando è nata e di cosa si occupa WASP Med?
WASP nasce nel 2012 come produttore di stampanti 3D ad alto impatto innovativo. Il nostro spirito aziendale è quello di scoprire dei campi di applicazione nei vari ambiti industriali, edili e produttivi in cui la stampante 3D può portare importanti vantaggi. Nel 2014 ci siamo scontrati piacevolmente con il mondo del biomedicale che è tra quelli che traggono maggiore beneficio dalla stampa 3D. Prende vita, così,  WASP Med, un gruppo di lavoro che unisce ricercatori e professionisti della stampa 3D per il settore medicale. Negli anni siamo arrivati a sviluppare sempre più applicazioni e ad evolvere la tecnologia in base alle necessità degli ambiti che abbiamo seguito e sperimentato. Oggi, abbiamo un approccio puntato molto sulla formazione e proponiamo un prodotto che si chiama Officina Ortopedica Digitale. Per interfacciarsi con i nostri Clienti è importantissimo avere competenze, credibilità e materiali di qualità”.

In quanti siete in azienda e quanto è importante il lavoro di squadra?
“Tra dipendenti e collaboratori esterni siamo in quaranta. Inizialmente, WASP contava quindici dipendenti perciò c’è stata una crescita importante in poco tempo. Il lavoro di squadra è fondamentale, siamo un’Azienda giovane e con background accademici diversi che creano terreno fertile per l’innovazione”.

L’innovazione è al centro della vostra realtà. Come avviene la distribuzione dei vostri prodotti?
“Sì, viviamo di innovazione. Come produttori di stampanti 3D, siamo partiti con l’idea che la stampa 3D dovesse creare oggetti alla portata delle persone perciò abbiamo lavorato sulle dimensioni e con materiali specifici, portati dal mondo tecnico e industriale. L’anno scorso abbiamo utilizzato una macchina che stampa un tecnopolimero ad altissime prestazioni, sviluppata per lavorare direttamente con il granulo e quindi con costi contenuti e alta qualità. Cerchiamo sempre di guardare al futuro. Dal punto di vista dei prodotti, abbiamo fatto un bel progetto qualche anno fa con il Dott. Villiam Dall’Olio per la produzione di teche craniche. Abbiamo stampato in 3D un guscio di materiale morbido poi con un cemento osseo abbiamo realizzato la protesi in sala operatoria. La risultante è che con la nostra stampante 3D Delta WASP Industrial 4.0 ad altissime prestazioni non abbiamo stampato la protesi ma la sua forma aiutando efficacemente il lavoro del neurochirurgo. Questo tipo di tecnologia ha una potenzialità veramente ampia”.

Avete collaborazioni con il settore biomedicale?
“Sì, Officina Ortopedica Digitale è stata installata già da cinquanta clienti in Italia. Abbiamo anche diversi clienti all’estero che stampano 3D con le nostre stampanti Delta WASP. E’ un progetto nato nel 2014 che oggi anche grazie alla formazione continua consente ai Tecnici Ortopedici di comprare le nostre stampanti 3D per fare il proprio lavoro. E’ un mondo in continua evoluzione, ogni giorno ci si innova e noi cerchiamo di seguire da vicino tutte le trasformazioni. Io sto aspettando che qualcuno faccia un’applicazione per fare scansioni 3D con il telefono”.

Avete collaborato con Università o altri enti di formazioni?
“La pandemia ha rallentato i nostri progetti di partnership, ma stiamo iniziando una collaborazione con l’Ospedale Rizzoli e l’Università di Bologna attraverso il corso di Advanced Design. L’idea è quella di portare queste tecnologie su casi specifici e con giovani progettisti che riescano a dare un contributo importante anche dal punto di vista del contenuto e dell’aiuto al benessere dei pazienti e alla loro guarigione.