“Masmec è un’azienda che ha quarant’anni di storia, è nata a Bari e da sempre si è occupata di automazione industriale robotica. Una quindicina di anni fa c’è stata una diversificazione della sua produzione nel campo dei dispositivi medici e da allora si occupa anche di attrezzature che trovano spazio negli ospedali e laboratori di analisi”. Nel pieno dell’emergenza Covid-19 la piattaforma di liquid handling Omnia di Masmec, è stata riconfigurata per supportare i tanti laboratori diagnostici impegnati nell’analisi dei tamponi. Al Dott. Piero Larizza, responsabile ricerca e sviluppo Masmec, abbiamo posto alcune domande per conoscere meglio questa importante realtà pugliese.

 

In quanti siete in azienda?
“Siamo 250 persone. La maggior parte di queste operano nella robotica, mentre 50-60 persone operano nell’ambito del biomedicale. A Bari abbiamo due sedi una con circa 180 persone e circa 60 nell’altra”.

 

Quanto è importante l’innovazione nella vostra realtà?
“Nel ’95-’96 è stata creata un’unità di ricerca e sviluppo che fosse ben funzionante e dimensionata e da allora abbiamo sviluppato progetti di ricerca e abbiamo puntato molto sull’aspetto dell’innovazione con una collaborazione stretta con Università e poli ecnici. Abbiamo cercato di spingere molto sull’aspetto dell’innovazione e questo ha permesso di creare prodotti molto innovativi sia nel campo della diagnostica che nella chirurgia”.

 

Come avviene la distribuzione di tali prodotti?
“Abbiamo dei distributori su tutto il territorio nazionale e poi vediamo anche direttamente. Lo scopo non è solo l’aspetto commerciale, ma anche lo scambio diretto con i medici che è estremamente importante”.

 

Avete collaborazioni con il settore del biomedicale? E con il Distretto Mirandolese?
“Dal punto di vista del distretto biomedicale, abbiamo dei fornitori specialistici e ci serviamo di questo distretto. Molti componenti chiave, che fino a qualche anno fa importavamo, vengono prodotti e sviluppati tramite i nostri ingegneri”.

 

Quali sono le vostre priorità post Covid-19: nuovi mercati, nuovi clienti, personale, nuove collaborazioni?
“Sicuramente, siamo entrati in una fase cruciale. Il contraccolpo è stato leggero, abbiamo avuto il grosso vantaggio di avere all’interno persone già formate e non siamo concentrati solo su un unico prodotto. Stiamo affrontando abbastanza bene questa situazione, ma adesso bisognerà aumentare la presenza e la vicinanza ai clienti sui mercati nazionali. Noi siamo sempre stati molto vicini ai clienti dopo la vendita e questa è stata una nostra chiave di successo”.