Martedì 27 ottobre alle ore 14,00 nel corso della seconda edizione di Innovabiomed si svolgerà il convegno dell’IRCCS Istituto Ortopedico Rizzoli di Bologna (www.ior.it) dal titolo “La manifattura digitale in chirurgia ortopedica”.

 

Medicina rigenerativa e riparativa, cellule staminali, ingegneria tessutale, progettazione e stampa 3D per protesi personalizzate, tecniche chirurgiche innovative per gli interventi più complessi, ricostruzione di legamenti e cartilagine, patologie infiammatorie, infettive, degenerative e genetiche, cura multispecialistica dei tumori delle ossa, trattamento delle patologie ortopediche pediatriche più complesse sono solo alcuni dei settori su cui il Rizzoli lavora quotidianamente.

 

I trattamenti ortopedici standard, sia conservativi sia chirurgici, offrono risultati soddisfacenti soprattutto in quelle tipologie di intervento più comuni e maggiormente eseguite. Nel caso di trattamenti più complessi, dove i più classici dispositivi non rispecchiano precisamente le caratteristiche proprie dell’anatomia, come ad esempio nella protesica primaria delle piccole articolazioni (piede, caviglia, spalla, gomito, mano), nella chirurgia di aree anatomiche complesse (bacino, colonna) ed in presenza di tumori, difetti o perdite ossee, nonché nella protesica di revisione, si assiste ad un più elevato tasso di fallimenti. Per far fronte a questi problemi, una maggiore personalizzazione dei trattamenti ortopedici è necessaria, e ciò sembra sempre più praticabile mediante l’utilizzo di nuove tecniche digitalmente assistite, come la stampa 3D e le simulazioni preoperatorie.

 

Considerata la giovane età del campo chirurgico, attualmente i dati scientifici che confermano l’efficacia di tali trattamenti a lungo termine sono ancora limitati, tuttavia, a livello Internazionale, nel campo ortopedico, si sta assistendo ad un aumento dell’applicazione di metodiche orientate alla personalizzazione degli impianti, con sempre più evidente successo clinico.

 

Pianificazioni preoperatorie tramite ricostruzioni 3D delle lesioni e produzione di sostituti ossei, o articolari tramite manifattura digitale sono tra i principali ambiti di sviluppo clinici del Rizzoli. Partendo dalle immagini di risonanza magnetica, o dalle TAC, allo IOR vengono progettate protesi su misura in base alle caratteristiche geometriche e biologiche della persona ed alla tipologia dell’intervento, in un confronto costante con il chirurgo che effettuerà l’operazione. Ad oggi svariate esperienze cliniche sono già mature, con molti pazienti coinvolti ed operati con successo. Si tratta di ricostruzioni muscoloscheletriche di bacino e ginocchio, ricostruzioni di gomito e spalla, sostituzioni vertebrali e protesi di caviglia personalizzati e adattati ad ogni singolo paziente, che permettono un recupero funzionale più veloce e una maggiore stabilità dell’impianto, laddove non esistono in commercio sostituti in grado di adattarsi alle particolari anatomie delle lesioni operate.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Interventi e relatori del convegno

1) Introduzione, Prof.ssa Maria Paola Landini

2) Breve rassegna delle esperienze del 3D al Rizzoli, Ing. Alberto Leardini

3) I materiali e la pianificazione preoperatoria, Prof. Francesco Traina

4) Manifattura digitale in chirurgia vertebrale, Dr. Gisberto Evangelisti (Gruppo Dr. Alessandro Gasbarrini)

5) Manifattura digitale per la ricostruzione del bacino, Dr. Costantino Errani (Gruppo Prof. Davide Maria Donati)

 

 

L’Istituto Ortopedico Rizzoli di Bologna, fondato nel 1896, è punto di riferimento internazionale nello sviluppo dell’ortopedia: le cure di alto livello sono il frutto del costante lavoro di ricerca scientifica e del trasferimento dei risultati alla pratica clinica. L’integrazione tra reparti e laboratori permette di avere una visione completa delle patologie e di sperimentare sempre nuove opportunità di cura. Organizzato in 24 reparti di assistenza e 13 laboratori di ricerca scientifica, dal 1981 il Rizzoli è Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico, riconosciuto dal Ministero della Salute, per il lavoro di ricerca di alto livello e l’impatto sullo scenario internazionale. Il Rizzoli è parte integrante del Sistema Sanitario dell’Emilia-Romagna, per l’Università di Bologna è sede di insegnamento di Ortopedia, Medicina Fisica e Riabilitativa, Ingegneria e Architettura, con tirocinanti e tesisti da tutto il mondo. Con il suo Dipartimento Research, Innovation and Technology, è parte del Tecnopolo nella Rete regionale dell’Alta Tecnologia: laboratori specializzati in trasferimento tecnologico e ricerca applicata al mondo industriale. Presso l’Istituto opera la Banca del Tessuto Muscolo-scheletrico dell’Emilia-Romagna, la prima fondata in Italia, che fornisce oltre il 50% del tessuto osteotendineo per impianti e trapianti nel contesto nazionale. Nel 1990 al Rizzoli è stato istituito il RIPO, Registro dell’Implantologia Protesica Ortopedica, come garanzia di monitoraggio nel tempo delle performance delle protesi primarie e delle revisioni per l’anca e il ginocchio delle unità ortopediche dell’Emilia-Romagna: una banca dati che ha visto affiancarsi dal 2002 anche un registro degli espianti di protesi ortopediche. Dal 2012 è stato attivato il Dipartimento Rizzoli-Sicilia di Bagheria (Palermo).

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Consulta il programma di Innovabiomed 2020

 

Foto in alto: protesi vertebra in 3D

Foto in basso: protesi caviglia in 3D ricostruita al calcolatore