IACER Srl è stata fondata nel 1969, ha sede a Martellago in provincia di Venezia e si occupa di progettazione e produzione di dispositivi medici: i più conosciuti sono Magnetoterapia, Tens, Laser, Ultrasuoni, Diatermia. La MISSION aziendale è “migliorare la qualità di vita dei pazienti riducendo il dolore e aumentando la mobilità”. IACER Srl è presente sul mercato con il marchio I-Tech Medical Division conosciuto molto bene dagli operatori sanitari. Per conoscere meglio la realtà veneta abbiamo intervistato Tommaso Trevisan, Responsabile Informazione Medica.
In quanti siete in azienda?
I-Tech Medical Division impiega 23 persone nell’unità produttiva di Martellago (Ve), 21 consulenti di vendita e 21 informatori medico scientifici sul territorio italiano. Siamo inoltre presenti all’estero in 50 paesi con una rete distributiva di 90 rivenditori.
Ritenete importante l’innovazione nei processi che connotano la vostra realtà e avete esempi di prodotti innovativi già prodotti?
L’innovazione in ambito medicale permette alle aziende del settore di offrire uno standard di altissima qualità nell’aiutare i pazienti a curarsi di più e meglio. In merito a prodotti innovativi, stiamo lavorando allo sviluppo di una applicazione che consente un maggior coinvolgimento e interazione con il paziente, fornendo così un’esperienza terapeutica avanzata in termini di efficacia e supporto clinico. Inoltre il paziente, mentre effettua terapia, potrà collegarsi in tempo reale con l’azienda ricevendo cosi suggerimenti e consigli utili al trattamento. Il nostro modello di azienda è innovativo! Nasce da una idea chiarissima: portare la terapia a casa dei pazienti dove serve e quando serve. Siamo molto attivi anche sulla innovazione delle apparecchiature medicali da un punto di vista tecnologico: ad esempio abbiamo brevettato un dispositivo unico al mondo per il trattamento dei pazienti con insufficienza arteriosa, in grado si migliorare l’afflusso di sangue arterioso alle stremità degli arti.
Come avviene la distribuzione di tali prodotti?
Il paziente che riceve la prescrizione dal medico specialista può fare riferimento a oltre 3000 rivenditori in Italia, quali Sanitarie, Ortopedie e Farmacie; A loro è affidata la distribuzione dei prodotti I-Tech Medical Division. Inoltre sono costantemente formati per offrire il meglio in termini di esperienza all’acquisto. Per quanto riguarda l’export abbiamo una rete di distributori e rivenditori in Europa, Sud America e nel Sud Est Asiatico. Obiettivo: replicare il nostro modello business in altri paesi nel mondo, adattandolo al panorama sanitario del Paese. Supportiamo infine i vari distributori nella registrazione dei prodotti presso il Ministero Della Salute locale.
Quanto è importante comunicare correttamente l’innovazione?
È fondamentale, da un lato per offrire più possibilità terapeutiche al paziente, dall’altro per stipulare partnership con aziende del settore. Questo migliora il business e la soddisfazione di tutti gli attori dell’Ecosistema sanitario: Pazienti, Medici, Ospedali, Rivenditori.
Avete collaborazioni con il settore del biomedicale? E con il Distretto Mirandolese?
Siamo molto attivi con Università e Ospedali dove svolgiamo studi clinici specifici sulle nostre apparecchiature (Policlinico Verona, Ospedale Sacco Milano, Niguarda Milano, Università di Ferrara, solo per citarne alcune)*. Grazie alle donazioni di migliaia di Saturimetri e Termometri alle Regioni italiane, durante l’emergenza Covid dei primi mesi, abbiamo costruito solidi rapporti con le Istituzioni sanitarie. Collaboriamo inoltre già con aziende del settore che si occupano di tutori ortopedici, calze elastocompressive, servizi ospedalieri e domiciliari, noleggio di dispositivi e ingegneria clinica.
Quali sono le vostre priorità post covid 19: nuovi mercati, nuovi clienti, personale, nuove collaborazioni?
Durante il lockdown siamo riusciti ad acquisire nuovi clienti grazie ad un importante lavoro di supporto con i dispositivi diagnostici e terapeutici per contrastare Covid 19. Uno degli obiettivi post Covid è quello di consolidare nuovi rapporti, e di implementare la ricerca scientifica con la realizzazione di nuovi studi clinici. La nostra vocazione nella Riabilitazione e cura del dolore ci spinge ora a sviluppare la divisione Diagnostica per fornire ai pazienti non solo la soluzione dei loro problemi ma anche la possibilità di individuarli in modo tempestivo. Tutto questo con il supporto della tecnologia e le APP che stiamo sviluppando. Oggi vogliamo consolidare la divisione terapeutica e crescere nell’area Diagnostica per offrire sempre più servizi integrati ed efficaci ai nostri pazienti. Nuove assunzioni sono in programma, da poco è entrato a far parte del nostro team un ingegnere biomedicale. Infine per quanto riguarda l’export, l’esplorazione di nuovi mercati e il consolidamento di quelli esistenti è una delle priorità realizzabile attraverso nuovi appuntamenti digitali come webinar e incontri online.
Il covid ha portato cambi di strategie per il futuro?
Per I-Tech Medical Division questo difficile periodo si è rivelato un’opportunità di crescita e di consolidamento delle strategie aziendali. Quello che è successo in primavera ha sconvolto tutti. Per noi, dopo un primo periodo di sbandamento, ha portato ad un consolidamento della strategia di sviluppo nell’area Terapeutica e ci ha mostrato il potenziale enorme in quella Diagnostica. Da qui la nostra Vision si è allargata in quanto ora la Direzione ha deciso di aprire 3 filiali all’estero (Spagna, Francia, Germania) per sviluppare il modello italiano in Europa. Nuove assunzioni e nuovi progetti stimolano continuamente tutti i nostri collaboratori! Abbiamo raggiunto il fatturato 2019 già a Luglio 2020. Tutto questo grazie anche ai dispositivi diagnostici che hanno rivoluzionato gli schemi, portando un nuovo modo di fare business. Stiamo attuando delle nuove strategie in termine di comunicazione e marketing, utilizzando l’online per veicolarle questi messaggi.
Che tipo di relazioni sono funzionali allo sviluppo delle vostre innovazioni e cosa vi aspettate da Innovabiomed?
L’obiettivo è quello di stringere partnership con nuove figure di rilievo in campo scientifico per consolidare le nostre conoscenze/competenze. Quello che cerchiamo sono aziende complementari alla nostra con progetti di sviluppo in Italia ed all’estero nella cura del paziente domiciliare, disponibili a condividere risorse e competenze per aggredire mercati che da soli sarebbe difficile affrontare. Un produttore di dispositivi terapeutici professionale, una azienda specializzata nella realizzazione di APP per i pazienti, un gestore di dati, uno studio di ingegneria meccanica e di design, uno studio di progettazione elettronica: queste sono le tipologie di aziende che ci interessano.
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