Medical Microinstruments S.p.A. (MMI) è un’azienda di Pisa che ha completato un finanziamento Series A di 20 milioni di euro (circa 24,5 milioni di dollari) nel 2018 per accelerare lo sviluppo e commercializzazione della sua piattaforma robotica per la microchirurgia. L’azienda ha l’obiettivo di migliorare i risultati clinici per tutti i pazienti sottoposti a microchirurgia; abbiamo intervistato Massimiliano Simi, VP R&D e Co-Founder di MMI.


Quando è nata e di cosa si occupa l’azienda?
“MMI è nata nel 2015, a fronte di un investimento di Angel Investors locali che ci ha permesso di partire. In realtà, due anni prima, io e l’attuale Amministratore delegato abbiamo iniziato l’attività di ricerca e sviluppo lavorando insieme in un grande garage localizzato a Calci nella provincia di Pisa. Siamo orgogliosi che ancora oggi parte delle attività di ricerca siano svolte in quel luogo. La nostra piattaforma robotica combina innovazioni da noi brevettate come gli strumenti articolati più piccoli al mondo, insieme al più alto ‘scaling’ dei movimenti oggi disponibile in chirurgia robotica con conseguente riduzione del tremore naturale della mano. Queste caratteristiche consentiranno ai chirurghi di eseguire con una maggiore probabilità di successo interventi complessi di microchirurgia.  A livello globale la robotica rappresenta una delle principali aree di crescita e sviluppo tecnologico e in MMI l’abbiamo applicata al settore medicale”.


In quanti siete in azienda?
“Siamo poco più di cinquanta. Se pensiamo che siamo partiti in tre, è stata davvero una crescita incredibile in questi 5 anni. Il gruppo di R&D è oggi il più numeroso ma il prodotto è molto complesso e noi vogliamo continuare a migliorarlo nel tempo valutando le più moderne tecnologie disponibili”.


Ritiene importante l’innovazione? Ha esempi di prodotti innovativi già sul mercato?
“Il nostro robot chirurgico nasce proprio perché abbiamo colto una mancanza di innovazione nel settore della microchirurgia. I microscopi digitali hanno migliorato ciò che i chirurghi possono vedere, ma vi sono ancora pesanti limiti a ciò che possono ottenere operando manualmente. Ora, con il nostro sistema chirurgico espanderemo ciò che un chirurgo può fare. Come anticipato il nostro prodotto è un sistema complesso e mette insieme meccanica di precisione, elettronica e software; per questo motivo investiamo molte risorse anche nell’innovazione dei processi produttivi. Il nostro target è il mercato globale, per questo monitoriamo attentamente le innovazioni in robotica, realtà virtuale ed intelligenza artificiale oggi applicati o in sviluppo in tutto il mondo; l’area geografica di riferimento rimane comunque la Silicon Valley”.


Quanto è importante comunicare correttamente l’innovazione?
“E’ molto importante nei confronti degli utenti e degli acquirenti del prodotto. C’è il rischio che l’innovazione non venga compresa, per questo è necessario soffermarsi non tanto sugli avanzamenti tecnologici, ma bensì, nel nostro caso, dare risalto a tutti benefici clinici portati dal prodotto.

Le vostre priorità post Covid-19?
“Sicuramente la sicurezza di tutti i dipendenti, garantita da un’importante piano messo in atto in MMI e che ha creato cluster interni ed ha sponsorizzato e reso possibile lo smart working per la maggioranza dei nostri dipendenti nelle fasi più delicate”.

Ci sono stati cambi di strategie con l’avvento del Covid?
“Sinceramente sì; cambi di strategie dettate dagli eventi che si sono presentati.
Il Covid ha portato una maggiore difficoltà nell’approccio con tutti gli ospedali che in questo momento sono impegnati a gestire l’emergenza. In questa situazione abbiamo concentrato le nostre attività in miglioramenti del prodotto e dei processi produttivi, rallentando un poco le attività cliniche che ripartiranno appena l’emergenza sarà rientrata.

C’è collaborazione con università ed enti di formazione?
“Sì, riteniamo che la collaborazione con le Università e gli enti di formazione sia una grande opportunità. Abbiamo una fortissima connessione con la scuola Sant’Anna di Pisa e con il Biorobotics Institute di Pontedera, fiore all’occhiello della robotica medicale in ambito accademico.  Siamo in contatto anche con il centro Icaros dell’Università di Napoli ed il Centro di Biotecnologie A.O.R.N.” Antonio Cardarelli” di Napoli con cui organiziamo le attività di training.